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Confcooperative Modena

Agroalimentare: un corso per facilitare il ricambio generazionale nelle cooperative

Un corso di alta formazione strategica per amministratori e soci under 45 di cooperative agricole, agroalimentari e della pesca.

È promosso da Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna e consiste in sette moduli con lezioni frontali. Si tiene al Palazzo della Cooperazione di Bologna (via Calzoni 1/3) tutti i venerdì da domani – 3 marzo – al 14 aprile (unica eccezione giovedì 6 aprile).

Le sette lezioni sono concepite per approfondire gli scenari economici internazionali, le principali filiere agroalimentari, il funzionamento delle imprese cooperative.

Il corso è stato presentato martedì a Bologna in un evento che ha visto la partecipazione di oltre cento soci agricoltori. Si è svolta anche una tavola rotonda con i rappresentanti di alcune tra le principali cooperative agroalimentari. Ha portato il suo saluto Ramon Armengòl, presidente Cogeca (Confederazione generale cooperative agricole europee). Ospite d’eccezione l’attore e comico Paolo Cevoli.

«La cooperazione agroalimentare in Emilia-Romagna è composta da circa 530 imprese che sviluppano un fatturato aggregato di 14,4 miliardi di euro, con 30 mila addetti e 95 mila adesioni da parte di aziende agricole – ha esordito nel suo intervento Raffaele Drei, presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna –

Oltre il 90% della pesca e acquacoltura in regione è gestita da imprese cooperative, così come l’80% dell’uva coltivata per la trasformazione in vino viene conferita alle cantine sociali e cooperative. La stessa produzione di Parmigiano Reggiano per il 70% è realizzata da caseifici cooperativi e anche in ortofrutta la cooperazione rappresenta più della metà del comparto regionale. Infine, l’industria alimentare dell’Emilia-Romagna è per il 37% di matrice cooperativa.

Questi dati fotografano la forza di un sistema che nel corso dei decenni ha creato un grande valore economico e sociale per migliaia di agricoltori, distribuendo ricchezza nei territori con forti ricadute sociali e occupazionali.

Le cooperative – ha continuato Drei – non appartengono a qualcuno in particolare, sono un bene e un patrimonio collettivo dei soci agricoltori, chiamati a impegnarsi per gestirle bene e garantire futuro a strutture fondamentali per il sistema agricolo emiliano-romagnolo.

Da qui l’esigenza di formare la nuova classe dirigente, favorendo e accompagnando un ricambio generazionale con percorsi che consentano di coinvolgere i giovani agricoltori e metterli nelle condizioni di guidare aziende chiamate a essere sempre più competitive sui mercati, valorizzando le produzioni conferite dai soci.

Vogliamo – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna – che la grande tradizione cooperativa agricola regionale abbia un futuro di crescita e prosperità, a vantaggio delle nostre comunità. Senza la cooperazione, oggi l’agricoltura dell’Emilia-Romagna non avrebbe raggiunto i successi che la proiettano ai primi posti in Italia e in Europa; senza le cooperative migliaia di produttori non avrebbero trovato adeguati sbocchi commerciali sui mercati.

Da questo punto di vista – ha concluso Drei – il corso di formazione proposto da Fedagripesca Emilia-Romagna è un tassello all’interno di un più ampio mosaico che dobbiamo comporre tutti insieme: il ricambio generazionale nelle cooperative».

Il corso

La prima lezione è in programma domani – venerdì 3 marzo -: Flavio Delbono (direttore Muec – Master universitario economia della cooperazione dell’Università di Bologna) che illustra lo scenario economico internazionale.

La settimana successiva – venerdì 10 marzo – con Denis Pantini (responsabile agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma) si approfondiscono le tendenze di mercato, mentre venerdì 17 marzo sarà. Francesco Capozzi (direttore Centro interdipartimentale di ricerca sull’agroalimentare dell’Università di Bologna) ad affrontare il tema della “Foodomica” come nuova frontiera della produzione.

Venerdì 24 focus sulla Pac (Politica agricola comune) con il direttore generale dell’assessorato ad agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Valtiero Mazzotti e Teresa Schipani, responsabile del settore programmazione.

A seguire (venerdì 31) marzo focus sulla cooperativa agricola (inquadramento normativo e rapporti con i soci) con Daniele Vandelli (commercialista e consulente fiscale Icn) ed Enrico Pinamonti (responsabile ufficio legislativo e legale di Confcooperative Terre d’Emilia).

Giovedì 6 aprile Paolo Bono (responsabile regionale Fedagripesca) e Francesco Pietrogrande (servizio revisione Confcooperative Emilia- Romagna) spiegheranno l’importanza di saper leggere e interpretare i bilanci.

L’evento conclusivo del corso è in programma venerdì 14 aprile quando si parlerà dei rapporti con le istituzioni e interverranno – insieme al presidente di Fedagripesca regionale Drei – quello di Confcooperative Emilia-Romagna Francesco Milza, l’assessore regionale Alessio Mammi e il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini.