
Ca’ Nostra raddoppia: anziani e assistenti vivono insieme in un alloggio Unicapi
Raddoppia “Ca’ Nostra”, l’innovativo modello di cohousing che coniuga la centralità della domiciliarità con la cura e il bisogno di socialità. Dopo l’esperienza avviata a Modena nel 2016, in via Tignale del Garda nasce ora “Ca Nostra 2” .Comune di Modena e Terzo Settore replicano l’esperienza in un alloggio di Unicapi, la principale cooperativa modenese (seconda in Emilia-Romagna) di abitazione a proprietà indivisa. “Ca’ Nostra 2” è stata aperta nei giorni scorsi. Il progetto di coabitazione tra anziani non autosufficienti con demenze o deficit cognitivi e assistenti famigliari è sostenuto dall’assessorato al Welfare del Comune di Modena con il coordinamento del Centro Servizi Volontariato di Modena e nasce da un’idea dell’associazione G.P. Vecchi. «Cà Nostra è un modello intermedio tra l’assistenza in struttura e a domicilio, sia come livello di cura che come costi, che valorizza la condivisione delle risorse famigliari dal punto di vista abitativo e assistenziale – afferma l’assessore al Welfare Giuliana Urbelli – Realizzare Ca’ Nostra 2 è un risultato importante, perché replica una sperimentazione riuscita. Questo significa farla entrare nell’assetto delle possibilità che si aprono per tanti malati e caregiver modenesi». Sono diversi gli attori coinvolti, dal Centro Demenze dell’Ausl di Modena (che identifica i possibili pazienti) alle associazioni di volontariato: Auser, Anteas, ANCeSCAO, Amazzonia Sviluppo, Fondazione Vita Indipendente, Csi Volontariato. Ca’ Nostra è gestita direttamente dalle famiglie organizzate nello strumento riconosciuto dall’Inps della Comunità Familiare, intorno a cui appunto opera la rete di associazioni e istituzioni del territorio. In via Tignale del Garda la nuova coabitazione è resa possibile grazie all’alloggio (che potrà ospitare fino a tre anziani) messo a disposizione da Unicapi in un contesto di social housing consolidato. Questo modello, sperimentato in un quartiere residenziale di Modena con “Ca’ Nostra”, rappresenta un’esperienza quasi inedita in Italia, mentre è più diffusa nel Nord Europa. Una ricerca condotta con il Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche dell’Università di Modena e Reggio Emilia ne mette in luce i positivi risultati sociali ed economici, sia per quanto riguarda le risorse pubbliche (i costi sono più contenuti rispetto alle residenze protette e gli ospiti condividono medico e geriatra) che il risparmio per le famiglie (assistenti domiciliari, vitto e utenze sono condivisi e altri servizi sono forniti gratuitamente); senza dimenticare le opportunità occupazionali create. Soprattutto la dimensione famigliare e di comunità garantisce un’alta qualità di vita e si sono registrati miglioramenti comportamentali degli anziani, mentre l’organizzazione della Comunità, la condivisione e il supporto dei partner hanno anche alleggerito il carico assistenziale, materiale e psicologico in capo ai familiari e alle ‘badanti’. Inoltre, l’esperienza ha consentito di sviluppare un modello di welfare di comunità, flessibile e partecipativo, che amplia la gamma di risposte ai bisogni delle persone non autosufficienti.