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Confcooperative Modena

Cantina di Carpi e Sorbara: storia e numeri

La Cantina di Carpi e di Sorbara nasce nel 2012 dalla fusione di due realtà storiche del panorama vinicolo modenese: la Cantina di Carpi e la Cantina di Sorbara.

Nel 2014 viene acquisita l’ex Cantina Sociale di Bazzano che nel 2016 prende il nome di Cantina di Valsamoggia. Oggi la cooperativa è costituita da 1.200 soci produttori che coltivano oltre 2 mila ettari di vigna e ha una capacità produttiva di circa 450 mila ettolitri di vino all’anno.

Attualmente la Cantina possiede sei stabilimenti, tra i quali cinque di pigiatura e uno di imbottigliamento: Carpi, Concordia, Poggio Rusco, Rio Saliceto, Sorbara e Bazzano.

La produzione vinicola è incentrata da una parte sui lambruschi, in particolare le varietà Sorbara, Salamino, Maestri, Marani, Viadanese, e dall’altra sul Pignoletto.

Una parte importante della produzione della Cantina è riservata tuttora alla vendita di vino sfuso, in particolare il cosiddetto “Vino Rossissimo” che si ottiene dalle uve Ancellotta.

La Cantina di Carpi è stata fondata nel 1903 da Alfredo Molinari e ha rappresentato un esempio pionieristico di cooperazione sociale basata sulla solidarietà tra i viticoltori associati. Nel 1918 la Cantina diventò cooperativa e nel corso degli anni successivi, grazie a un approccio sempre più innovativo e investimenti sia in cantina che in vigna, riuscì a crescere e ingrandirsi, operando anche importanti operazione di fusione con altre cooperative locali: nel 1981 con la Cantina sociale di Concordia, nel 1983 con la Cantina sociale della Pioppa, nel 1988 accorpando la Cantina sociale di San Possidonio e, infine, nel 2011 incorporando la Cantina sociale di Poggio Rusco, ultima operazione prima della fusione con la Cantina di Sorbara nel 2012.

La Cantina di Sorbara nasce, invece, nel 1923 e negli anni ‘70 cresce riuscendo a creare una concentrazione di cantine sociali al fine di centralizzare la produzione e ridurre i costi.

In seguito a problemi economici e societari, la Cantina sociale di Bazzano viene messa in liquidazione e i suoi ex conferitori firmano nel 2014 un accordo con la Cantina di Carpi e Sorbara, che qualche anno dopo acquisirà anche tutta l’area precedentemente posseduta dalla Cantina di Bazzano. La Cantina di Carpi e Sorbara effettua una vera e propria operazione di salvataggio: gli oltre cento ex soci della Cantina di Bazzano, infatti, per la stragrande maggioranza produttori di piccole dimensioni, non avrebbero avuto la forza di competere da soli sul mercato o di conferire le uve ad altre realtà distanti dalla zona pedecollinare bolognese. Uno spirito cooperativistico suggellato anche dall’istituzione del Comune di Valsamoggia il 1º gennaio 2014, con la fusione dei Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno.

La Cantina di Carpi e Sorbara ingloba soci produttori provenienti da tutta la Bassa modenese, reggiana, mantovana e bolognese. Ogni territorio è il cuore della produzione di un particolare vigneto: Carpi per il Lambrusco Salamino doc, Sorbara per il Lambrusco di Sorbara doc, Concordia e Poggio Rusco per il Grappello Ruberti, Rio Saliceto per l’Ancellotta, Valsamoggia per il Pignoletto.

Il marchio commerciale “Cantina di Sorbara” è utilizzato dalla cooperativa per la vendita delle bottiglie prodotte nello stabilimento di Sorbara e che poi, distinte in diverse linee, vengono vendute attraverso i canali della gdo, horeca e la vendita diretta.

La quota relativa all’esportazione rappresenta oggi il 20% del fatturato e si concentra su paesi come Messico, Giappone, Usa e Cina.

La vendita del vino sfuso invece è una delle specialità della Cantina di Carpi e Sorbara e la quota di esportazione, che riguarda principalmente la Spagna, raggiunge il 10% del fatturato.

Nel corso degli anni la Cantina di Carpi e Sorbara ha diversificato la sua offerta e lanciato sul mercato vini che sono riusciti a ottenere riconoscimenti da parte della critica nazionale, oltre che l’apprezzamento dei consumatori. Il primo di questi è certamente il Lambrusco di Sorbara doc “Omaggio a Gino Friedman”, prodotto sia nella versione con rifermentazione in bottiglia che in quella con metodo charmat. Nato a partire dalla vendemmia 2012, è dedicato a una figura storica della cooperazione locale Gino Friedman.

Nel 2017 è la volta del Lambrusco Salamino di Santa Croce doc “Dedicato ad Alfredo Molinari”, con l’obiettivo di continuare ad omaggiare un’altra figura storica della cooperazione e della viticoltura locale e allo stesso tempo nobilitare.

La Cantina di Carpi e Sorbara ha una produzione annua di 450 mila ettolitri (3,5 milioni di bottiglie).

L’attuale presidente è Alessandro Mastrotto, il vicepresidente è Carlo Piccinini; gli enologi sono Matteo Aleotti e Stefano Baltieri.