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Confcooperative Modena

Crediti di sostenibilità: protocollo d’intesa tra Confcooperative Terre d’Emilia e parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano

Confcooperative Terre d’Emilia e parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano si alleano sulla sostenibilità e tutela ambientale.

I rispettivi presidenti Matteo Caramaschi e Fausto Giovanelli hanno, infatti, firmato un protocollo per la promozione del progetto “Crediti di sostenibilità” e la sensibilizzazione delle imprese sulle tematiche della sostenibilità e neutralità climatica.

L’intesa è stata siglata a due mesi di distanza dal webinar con il quale la centrale cooperativa e l’ente parco avevano presentato alle cooperative modenesi e reggiane uno strumento che consente non solo la mitigazione degli impatti delle attività imprenditoriali sull’ambiente, ma anche la valorizzazione delle aree montane e delle loro foreste.

Incentivando l’acquisizione, da parte delle cooperative, di “crediti di sostenibilità”, il protocollo siglato tra Confcooperative Terre d’Emilia e il parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano consentirà di ampliare le aree forestali soggette a una specifica gestione secondo pratiche sostenibili e responsabili.

«La compravendita di crediti di sostenibilità esprime un salto in avanti in una nuova forma di economia e tutela dei boschi – spiega il presidente del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Fausto Giovanelli – Se oggi il bosco d’Appennino è talvolta oggetto di abbandono o di mero utilizzo del legname da ardere, a esso viene ora riconosciuto, anche in termini economici, un nuovo ruolo: essere fonte di servizi ecosistemici, dallo stoccaggio di carbonio agli usi plurimi, utili a contrastare il cambiamento climatico e favorire una migliore qualità della vita dell’uomo».

Gli obiettivi dell’intesa – che consentirà di ampliare l’adozione dei crediti di sostenibilità, che già interessano circa 25 mila ettari di boschi appenninici, in massima parte tra Modena e Reggio Emilia – vanno dunque oltre l’aspetto della compensazione delle emissioni.

«Il miglioramento che viene messo in atto – sottolinea Giovanelli – è certificato secondo gli standard di certificazione internazionale PEFC ed FSC e rende le foreste più ricche di biodiversità, più resistenti a siccità e eventi atmosferici estremi e, non ultimo, più belle da vivere».

«Questo significa che si generano anche nuovi elementi di attrattività nelle nostre aree appenniniche, incentivando nuove economie in aree che richiedono di accrescere opportunità e lavoro attraverso attività che valorizzino patrimoni comuni da promuovere e tutelare – aggiunge il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi – Attraverso il progetto “CooperFoor2030” e il “Premio ESG & Cooperazione”, appena conclusi, abbiamo potuto misurare il grande interesse e, soprattutto, l’impegno che unisce le nostre imprese sui temi dell’ambiente e della sostenibilità. Con la firma del protocollo incentiveremo ulteriormente le nostre azioni, sostenuti dalle competenze del Parco e dalla consapevolezza che non si può parlare di reale sviluppo se le attività imprenditoriali non sono orientate a quella sostenibilità che rappresenta anche un fattore competitivo».