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Confcooperative Modena

Futuro presente. In un libro le esperienze di “new coop”

Ci sono anche due cooperative modenesi – GTechnology e Le Castellane – tra le 24 nuove esperienze cooperative nate o rinate in questi tempi di crisi che Confcooperative Emilia-Romagna racconta in un volume dal quale emerge la forza del modello cooperativo dal punto di vista economico, sociale e di valorizzazione del territorio. Il volume, intitolato “Futuro presente. Storie di lavoro ricreato”, curato da Elio Pezzi per la collana “Idee & Progetti”, è stato presentato ieri – lunedì 3 novembre – in un convegno al Palazzo della Cooperazione di Bologna. Hanno partecipato Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, Paolo Venturi, direttore di Aiccon (Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit dell’Università di Bologna), Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, e Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Aprendo i lavori del convegno, Milza ha ricordato come la cooperazione, nonostante la crisi, continui a essere un modello di buona impresa che «ritrova la sua modernità, quanto la logica speculativa e l’esasperazione della finanza dimostrano i loro limiti. L’esempio della cooperazione – ha proseguito il presidente regionale di Confcooperative – dimostra come la finanza possa essere un mezzo, ma non il fine, per creare occupazione, valorizzare un territorio, restituire dignità alle persone». Lo confermano le circa 300 “new coop” nate in questi ultimi anni, come ha aggiunto il presidente nazionale di Confcooperative Gardini, dalle quali emerge «un nuovo desiderio di fare e costruire, una rinnovata volontà di non farsi sopraffare dalle difficoltà finanziarie e di mercato, una tenace intenzione a voler ricominciare a produrre, magari in un altro settore, o a iniziare un’attività, tenendo conto della nuova realtà, delle tendenze produttive, sociali e di mercato, ma anche della storia e dei valori del territorio». Proprio richiamandosi alle cooperative di recente costituzione, che vedono protagonisti giovani e lavoratori provenienti da imprese in crisi, il ministro Poletti ha rimarcato che esse «dimostrano di rappresentare un’opportunità concreta di promozione e di valorizzazione delle energie e delle competenze, così come un’infrastruttura societaria a disposizione di chi vuole provare a dare una risposta ai propri bisogni nel segno di valori quali la partecipazione attiva e responsabile, l’impegno condiviso, la democrazia. Tutti valori positivi – ha ricordato Poletti – che hanno determinato il successo dell’esperienza cooperativa nel passato e che ancora oggi ne motivano l’attività e ne rafforzano il ruolo economico e sociale». Moderato dal vicedirettore de Il Resto del Carlino Beppe Boni, il convegno ha visto la presenza di tutti i protagonisti delle nuove cooperative, alcuni dei quali hanno raccontato le loro esperienze di imprenditori cooperativi tenaci e appassionati, che lavorano insieme per costruire fin da oggi il loro domani. Al termine è stato consegnato ai rappresentanti delle 24 imprese cooperative raccontate nel libro un attestato di riconoscimento per l’intraprendenza e la laboriosità mostrate e per la loro fedeltà ai valori cooperativi.