Gentiloni a Modena per inaugurare la targa dedicata a David Sassoli
«L’Europa deve essere un modello di democrazia, libertà e prosperità che si diffonde, che attrae, che fa sognare anche al di là delle nostre frontiere».
La frase, dell’ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli scomparso l’11 gennaio 2022, è riportata sulla targa commemorativa inaugurata ieri sera a palazzo Europa a Modena (sede anche di Confcooperative) dal commissario europeo agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni.
L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Sias di Modena in collaborazione con le organizzazioni (tra cui Confcooperative Terre d’Emilia) che hanno sede a palazzo Europa, per ricordare la visita che Sassoli fece a palazzo Europa il 7 gennaio 2020 in occasione del cinquantenario dall’edificazione dell’immobile.
«Non sapevo che a Modena ci fosse un edificio che porta questo nome da oltre cinquant’anni», ha detto Gentiloni togliendo il velo dedicato a Sassoli nell’atrio all’ingresso del palazzo. Uno spazio piccolo, dal colore blu europeo, che rappresenta il pensiero dell’ex presidente dell’Europarlamento: inclusività, legame con la democrazia e sostenibilità.
Nella presentazione dell’iniziativa il presidente della Fondazione Sias Gaetano De Vinco (ex presidente della cooperativa sociale Domus Assistenza e di Confcooperative Modena) ha ricordato che palazzo Europa è il simbolo del cristianesimo sociale, costruito per volontà di grandi personaggi come Ermano Gorrieri e Luigi Paganelli (tra fondatori della Confcooperative a Modena), che si sono opposti al regime fascista partecipando alla Resistenza e contribuendo alla vittoria della democrazia.
«Sassoli aveva raccolto la loro eredità, facendo della politica un percorso lungo e faticoso, ma consapevole del fatto che fosse l’unica strada per il bene comune», ha concluso De Vinco.
Palazzo Europa fu edificato alla fine degli anni ’60 su intuizione di Ermanno Gorrieri per fornire un’adeguata sede ad alcune organizzazioni economico-sindacali democratiche e a un centro sociale, dotato di servizi per favorire le attività culturali. La stessa denominazione “Palazzo Europa” pensata quasi 60 anni fa, sta a significare la visione e lungimiranza che ebbero i fondatori.
Ancora oggi vi hanno sede alcune tra le maggiori organizzazioni del mondo economico, sindacale e culturale della città: Confcooperative, Cisl, Domus Assistenza, centro culturale Francesco Luigi Ferrari, Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali.
A palazzo Europa si è anche pensata e fatta molta storia del cattolicesimo democratico modenese.
Nel totem inaugurato da Gentiloni viene riportata anche la seguente frase che Sassoli pronunciò in occasione della sua visita del 2020 e che sembra profetica alla luce delle tragiche vicende della guerra in Ucraina:
“E’ la nostra sfida quella di un mondo nuovo che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia. La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo ogni forma di ingiustizia. L’Europa deve essere un modello di democrazia, libertà e prosperità che si diffonde, che attrae, che fa sognare anche al di là delle nostre frontiere”.