Nazareno: domenica a Carpi incontro sull’arte irregolare
Si parla di outsider art (arte irregolare) dopodomani – domenica 12 dicembre – alle 16 a Carpi presso i locali ex Mantovani Sport (corso A. Pio 71). Intervengono la critica d’arte Bianca Tosatti, conosciuta a livello internazionale, e la direttrice artistica della cooperativa sociale Nazareno Emanuela Ciroldi.
Partendo dal suo libro intitolato Con il senno di poi. Nulla rimane fermo. Nulla rimane nostro, uscito quest’anno, Tosatti propone alcune riflessioni. «Sono certa che molti cittadini e amici della cooperativa Nazareno abbiano visitato con interesse e conservino buona memoria delle mostre allestite magistralmente in luoghi chiave di Carpi. Sono state mostre memorabili che hanno affrontato temi di grande valore sociale chiamando a raccolta artisti e materiali di grande impatto – dichiara Tosatti – Il libro rappresenta un ripensamento di testi alla deriva ritrovati durante un trasloco. Galleggiavano sperduti in un tempo vuoto, irrilevanti e incomprensibili se presi a uno a uno, ma significativi se riferibili a un continuum esistenziale. In qualche caso si sono aggiunti visionarietà e spunti narrativi, digressioni, controcanti, sconfinamenti».
Ciroldi, invece, racconta il suo lavoro nella Nazareno, che da sempre ritiene la cultura e l’arte come mezzi privilegiati per l’inclusione sociale. Parlando delle opere realizzate dagli utenti della cooperativa ed esposte nell’ambito della mostra “Una storia semplice” (allestita nella stessa location dell’incontro), Ciroldi descrive così la sua esperienza di arte irregolare: «La luce che esce dalle crepe dell’esistenza fragile ci dona bellezze inattese che il nostro cuore coglie con stupore. Come la terra che si chiude per far zampillare un’acqua non sua che, guidata da mani sapienti, inizia a scorrere e ridonare vita a ciò che lambisce. La bellezza è fuori di noi: a noi il compito di darle ospitalità, perché se dalla fragilità sgorga la bellezza, rinasce la speranza per ciascuno. Questa è l’esperienza che si scopre nella quotidiana vita delle persone che vengono seguite all’interno della Nazareno, che motiva una continua ricerca di nuove sorgenti di bellezza».
Non tutti sanno che Manolibera, l’atelier di pittura della cooperativa, nasce grazie a un episodio particolare. Una mattina dell’autunno 1995 Pietro, un ragazzo costretto sulla carrozzina, sembra essere scomparso.
Dopo averlo cercato dappertutto nella struttura, l’educatrice lo trova nell’aula didattica, nella quale non era mai entrato prima, intento a spremere colori e a distribuirli su un foglio, usando l’unica mano funzionante, con ardore e passione sorprendenti.
Inizia così un lavoro che ha portato alla realizzazione di una prima mostra nella primavera 1996. Dal 2007 la cooperativa, con la curatela di esperti del settore, organizza mostre d’arte di rilievo nazionale e internazionale. La loro caratteristica fondamentale è che le “opere irregolari” comunicano e si rapportano a opere di autori riconosciuti e storicizzati, rientrando a pieno titolo nei circuiti ufficiali dell’arte contemporanea.
Per accedere all’incontro è necessaria la presentazione del green pass.