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Confcooperative Modena

Parmigiano Reggiano: il Consorzio sostiene il RefettoRio di Massimo Bottura

Dopo la positiva esperienza vissuta all’Expo di Milano con il Refettorio Ambrosiano (un teatro alla periferia di Milano trasformato in mensa per i poveri), il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha deciso di sostenere il nuovo progetto solidaristico e culturale che lo chef modenese Massimo Bottura (titolare di quell’Osteria Francescana definito il miglior ristorante del mondo) ha realizzato a Rio de Janeiro (Brasile) in occasione delle Olimpiadi.
Grazie alla collaborazione tra Food for Soul (l’associazione non profit fondata dallo stesso Bottura per incoraggiare comunità e persone a combattere lo spreco alimentare) e Gastromotiva (organizzazione non profit nata dallo chef David Hertz per promuovere integrazione sociale attraverso il cibo), il 9 agosto, ha aperto i battenti il “RefettoRio”, struttura nella quale sono stati serviti pasti gratuiti ai più bisognosi durante l’intero periodo delle Olimpiadi (accadrà anche durante le Paralimpiadi), recuperando e utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico. «Sosteniamo questa iniziativa con una specifica donazione perché condividiamo i valori etici e culturali che stanno alla base del progetto e ci auguriamo che si possa ripetere la positiva esperienza del Refettorio Ambrosiano, ancora attivo per cinque giorni a settimana e che, grazie alla Caritas, serve pasti ai senzatetto – spiega il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Alessandro Bezzi – La forte connotazione solidaristica e la prossimità ai più bisognosi è la prima ragione della nostra adesione alle proposte di Food for Soul e al RefettoRio. A essa si unisce il valore di un’esperienza finalizzata a educare ad evitare gli sprechi, al rispetto profondo del cibo, della natura, dell’ambiente in cui si generano le risorse fondamentali per l’uomo e a mantenere sempre un rapporto sostenibile tra produzione e territorio. Un insieme di valori – aggiunge Bezzi – che connotano da oltre 900 anni il lavoro dei nostri produttori e la loro cultura, che si traduce in un prodotto straordinario sempre presente sulle tavole del RefettoRio». A preparare i pasti a Rio, così come era accaduto a Milano (furono 65 in occasione di Expo), sono stati alcuni dei più grandi chef del mondo, coinvolti da Bottura in un progetto che promuove la dignità umana opponendosi anche allo spreco alimentare.