
Parmigiano Reggiano: nel primo trimestre 2023 vendite a +3,9%
Padiglione 4, stand M01: è questo il “palco” dal quale il Consorzio del Parmigiano Reggiano partecipa a Tuttofood, la fiera B2B per l’intero ecosistema agro-alimentare in programma a Milano fino a domani – giovedì 11 maggio.
In quel contesto il Consorzio ha annunciato i risultati raggiunti nel primo trimestre 2023.
Dopo un 2022 da record – che si è chiuso con un giro d’affari al consumo pari a 2,9 miliardi di euro (+6,9% rispetto all’anno precedente) – anche i primi mesi del 2023 registrano dati positivi, con un aumento delle vendite complessivo del +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e una forte crescita in Italia, sia per quanto riguarda il normal trade (+20,4%) che la gdo (+11,1%).
«Siamo riusciti ad affrontare un anno di grandi sfide come il 2022 grazie alla nostra capacità di essere una squadra, e così dobbiamo continuare a fare nel 2023 – dichiara Il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli mettendo in evidenza non solo i risultati raggiunti, ma anche le sfide e difficoltà che il comparto dovrà fronteggiare sul mercato globale – Oggi il Consorzio, pur nel rispetto del suo mandato di tutela, vigilanza e protezione, deve essere al fianco di tutta la filiera per realizzare un grande progetto chiamato Parmigiano Reggiano: la potenza dell’azione collettiva, infatti, è sicuramente di gran lunga superiore nei risultati rispetto a ciò che i singoli possono ottenere. È giusto utilizzare le nostre risorse per essere al fianco non solo dei soci, i caseifici, ma anche degli allevatori, perché la nostra dop ha nel suo dna il latte di questo territorio».
Proprio in questa direzione vanno iniziative quali il bando benessere animale: un progetto – totalmente finanziato dal Consorzio per un importo che supera i 15 milioni nell’arco del triennio 2021-2023 – che ha l’obiettivo di premiare sia le aziende che hanno mostrato una particolare attenzione al benessere degli animali, sia quelle che, puntando a nuovi specifici investimenti, hanno mostrato nel corso dell’anno miglioramenti misurabili.
«Il Consorzio sta inoltre lavorando con gli operatori e le catene distributive – continua Bertinelli – per sostenere i consumi nel corso di un anno in cui viene commercializzato il picco di produzione più alto nella storia della dop – il 2021 -, con un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in Italia, sia soprattutto sui mercati esteri. Dobbiamo riuscire a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, e difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione. Questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del ‘noi’ del Consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della dop».