
Roberto Savini confermato presidente di Confcooperative Consumo e Utenza ER
Produzione e autoconsumo di energia, in particolare da fonti rinnovabili e attraverso le comunità energetiche.
Sviluppo della distribuzione commerciale cooperativa e dei servizi di prossimità.
Investimenti su welfare e previdenza integrativa, sostegno alle imprese per favorirne un rafforzamento patrimoniale, promozione delle mutue sanitarie.
Sono queste le priorità indicate da Roberto Savini, riconfermato presidente di Confcooperative Consumo e Utenza Emilia-Romagna nel corso dell’assemblea della federazione, tenutasi questa mattina al Palazzo della Cooperazione di Bologna. Nel nuovo consiglio ci sono anche due modenesi: Cristian Golinelli (amministratore delegato di Power Energia e direttore di Confcooperative Modena) e Antonio Fierro (presidente di Insieme Benefit).
Cinquantaquattro anni, vicepresidente di Cofra (cooperativa di consumatori con sede a Faenza) e già presidente nazionale di Confcooperative Consumo e Utenza, Savini guiderà per altri quattro anni l’organismo regionale che rappresenta 38 cooperative di consumo, distribuzione, utenza, assicurazione e mutue sanitarie, con 1.005 occupati, 61.442 soci e un volume d’affari complessivo di 813 milioni di euro.
«I soci delle nostre cooperative sono cresciuti dell’11,5% negli ultimi quattro anni, con oltre 6 mila nuovi ingressi, mentre gli addetti sono rimasti stabili sopra quota mille nonostante il periodo di grande difficoltà – ha detto Savini – Soprattutto negli ultimi due anni, le nostre cooperative hanno garantito i servizi essenziali alimentari ed energetici, aiutando famiglie e piccole e medie imprese ad attraversare l’emergenza sanitaria e la crisi economica.
Spesso queste imprese hanno rinunciato ai margini per salvaguardare la qualità del consumo di beni e servizi, l’acquisto di energia a prezzi calmierati, il potere d’acquisto delle famiglie e l’occupazione. In un’epoca di grandi incertezze, la cooperazione di consumo e utenza non rinuncia ai propri capisaldi e alle proprie certezze quali la centralità della persona, l’attenzione alla comunità, la vicinanza al territorio, la mutualità e la democrazia economica.
Nei prossimi anni come federazione dovremo stare sempre più vicini alle nostre cooperative, accompagnarle nei processi di riorganizzazione e patrimonializzazione, cogliendo i segnali fertili che arrivano soprattutto dalle comunità locali e puntando sui nuovi servizi digitali.
Ci aspettano grandi sfide, a partire dal confronto sulla legge regionale per le comunità energetiche che ci vede in prima linea per promuovere il modello di impresa cooperativa e – conclude Savini – favorire la transizione ecologica ed energetica per le famiglie e le imprese».