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Confcooperative Modena

Saca reagisce alla crisi

Si è chiuso con un valore della produzione pari a 36,5 milioni di euro (in leggero aumento rispetto ai 35 dell’anno precedente) e un patrimonio netto di oltre 4,2 milioni il bilancio della SACA. Il 2013 è stato senza dubbio uno degli anni più difficili per la ultra quarantennale cooperativa bolognese aderente a Confcooperative Bologna e realtà di punta nel settore del trasporto delle merci e delle persone con oltre 10 milioni di chilometri di servizi per il Trasporto Pubblico Locale e più di 550 unità lavorative tra soci e addetti.

Ma la grave crisi economica, che ha fatto sentire i suoi pesanti effetti sul tessuto produttivo anche a Bologna e in Emilia Romagna, non ha frenato lo sviluppo della SACA, decisa più che mai dell’esigenza di aumentare ulteriormente i propri investimenti.

“Una scelta – dichiara il presidente Federico Forchielli – indispensabile in questo scenario, caratterizzato da una congiuntura economica particolarmente negativa e da un mercato sempre più competitivo in cui chi si ‘ferma’ rischia di tornare indietro”.

“In quest’ottica – prosegue Forchielli – nel 2013 SACA ha rinnovato in parte il suo parco macchine con l’introduzione di nuovi, moderni, autobus e pullman per garantire alla clientela un livello sempre maggiore di sicurezza e all’intera comunità il massimo rispetto dell’ambiente. A tale proposito, nel settore del turismo SACA ha investito più di tre milioni per l’acquisto di dieci pullman Euro 6 a ‘emissioni zero’ così da contribuire ad abbattere l’inquinamento con particolare riferimento alle polveri sottili”.

“L’attenzione alla salvaguardia ambientale del territorio in cui opera – sottolinea Forchielli – costituisce infatti un elemento caratterizzante della nostra cooperativa. Una vera e propria vocazione testimoniata, tra l’altro, dall’utilizzo di numerosi mezzi ‘ecologici’ come gli autobus elettrici e i veicoli a trazione elettrica o bimodale”.

Complessivamente, il parco macchine SACA comprende 70 vetture da noleggio con conducente, 50 mezzi commerciali che operano anche attraverso il sistema logistico denominato transit-point, 150 autobus per il trasporto pubblico locale nei territori di Bologna, Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Genova, 120 pullman turistici e scuolabus (questi ultimi utilizzati per il trasporto dei bambini in oltre 30 Comuni nei territori di Bologna e Modena, un servizio particolarmente delicato che richiede grande attenzione alla sicurezza ed all’organizzazione ed è quindi estremamente qualificante).

“Nel 2013 – ricorda il presidente Forchielli – abbiamo anche aumentato la nostra partecipazione nella Holding Emilia Romagna Mobilità (Herm), che gestisce SETA, azienda del Trasporto Pubblico Locale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Questa operazione dimostra che il rapporto pubblico-privato funziona e che la cooperazione può offrire un importante valore aggiunto allo sviluppo economico e sociale del territorio anche in un settore come il trasporto pubblico locale, in un’ottica di piena sussidiarietà, con ricadute positive per tutta la comunità dell’Emilia Romagna”.

“L’anno scorso – conclude Forchielli – SACA ha inoltre deciso di investire nella realizzazione della Fabbrica Italiana Contadina (F.I.CO) in programma a Bologna, partecipando assieme a molte altre cooperative ed imprese territoriali alla cordata costituita da Confcooperative Bologna ed Emilbanca. In qualità di impresa fortemente radicata sul territorio, SACA ha voluto aderire a questo progetto ritenendolo interessante in quanto capace di promuovere lo sviluppo territoriale, creare opportunità di lavoro per i giovani ed esaltare le produzioni tipiche locali. Una scelta coerente con il motto della cooperativa ‘dove si creano generatori di mobilità di persone e merci, SACA deve esserci’ dal momento che proprio questa è la sua attività specifica”.