Staffetta della Stella: un progetto di sport e solidarietà
È un legame forte quello che unisce Modena e Betlemme e non vuole fermarsi neanche davanti alla pandemia. L’obiettivo è sempre lo stesso: raccogliere fondi a favore dell’ospedale pediatrico Caritas Baby Hospital e dell’orfanotrofio Hogar Ninos Dios di Betlemme.
ll Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unica struttura ospedaliera pediatrica presente in territorio palestinese. Situata accanto al muro di divisione fra la città della Natività e Gerusalemme, accoglie bambini bisognosi di cure senza distinzione di religione o nazionalità. Privo di sovvenzioni governative, vive unicamente grazie a donazioni private.
L’ospedale, che effettua 40 mila visite ogni anno e ha 82 posti letto, ospita e cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali (dovute all’acqua non potabile nei campi profughi), cardio-respiratorie (conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali) e malformazioni (frequenti a causa dei matrimoni tra cugini).
Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro – alto nove metri e lungo più di 900 chilometri – che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà. Basti pensare che al check point devono fermarsi anche le ambulanze.
Dal 2017 l’associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare parte dei fondi raccolti, oltre che all’ospedale pediatrico, anche all’orfanotrofio Hogar Nino Dios, che si trova a pochi chilometri di distanza dal Caritas Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita con amore dalle Suore del Verbo Incarnato, vive di provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Nella casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso assistenziale e riabilitativo.
In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri non sanno come far fronte alle disabilità dei figli a causa della mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti.
In questi due luoghi sono arrivati complessivamente i 26 mila euro raccolti lo scorso ottobre con la Staffetta della Stella, così come quelli raccolti nelle otto edizioni precedenti della Partita della Stella.